La convivenza per alcuni giorni con altre persone in autogestione, il condividere gli atti normali della vita quotidiana, porta a conoscere nuovi aspetti, a costruire nuove e più solide relazioni.
Ci si focalizza sui propri stati d’animo, sui cambiamenti che avvengono dentro sé così come accade nel terreno, nel panorama, nel cielo o nel meteo, in una continua iterazione con la natura.
Le difficoltà portano al contatto con emozioni negative che sempre più spesso l’individuo nega a sé stesso che fatica a riconoscere.
Fa stare bene per: movimento, scoperta natura, esperienza di convivenza, vita all’aria aperta, autostima.
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